Il giudice del lavoro respinge il ricorso di TV9 contro il reintegro del collega Vellutini. Fnsi e Ast: nuova vittoria per il collega e per il sindacato dei giornalisti. Ottima notizia per il Primo Maggio

Il Tribunale di Grosseto Sezione Lavoro ha infatti respinto il reclamo presentato dall’editore di TV9 contro l’ordinanza che reintegrava Vellutini nel suo posto di lavoro dopo il licenziamento in tronco del 26 settembre 2018. La sezione lavoro del Tribunale di Grosseto, che già aveva annullato il provvedimento e ordinato il reintegro del collega, con la nuova sentenza ha rigettato l’opposizione di TV9 ed ha accolto totalmente le argomentazioni difensive del giornalista, assistito, anche in questo grado di giudizio, dall’avvocato Pierluigi D’Antonio, consulente legale dell'Associazione Stampa Toscana.

Non basta: il giudice del lavoro ha nuovamente sottolineato la natura ritorsiva del licenziamento di Carlo Vellutini, disposto come reazione del datore di lavoro al fatto che il collega avesse intrapreso un’iniziativa di chiara natura sindacale nel suo ruolo di fiduciario, segnalando al sindacato dei giornalisti come la decisione dell’editore andasse a cozzare con le previsioni del CNLG e della legge professionale. Soddisfazione è stata espressa dal presidente Sandro Bennucci e da tutti gli organismi dirigenti di Ast, secondo i quali la nuova sentenza del giudice di Grosseto segna una vittoria non solo del diritto, ma di tutti i giornalisti che sanno che l’Associazione Stampa Toscana non lascia mai solo nessuno.

Sin dal primo momento, il sindacato ha ritenuto suo dovere sostenere il collega Carlo Vellutini, licenziato in maniera ritorsiva per aver difeso, in qualità di fiduciario di redazione, il contratto di lavoro, la legge e le regole dell'Ordine, che stabiliscono come le scelte di carattere giornalistico spettino esclusivamente al direttore responsabile della testata. Il nuovo pronunciamento del Tribunale di Grosseto conferma  che  chiunque svolga attività sindacale all’interno delle aziende non può essere sottoposto ad azioni ritorsive. E' con questo molto confortante dato di fatto che ripetiamo l'augurio di buon Primo Maggio 2020.