Il seminario fissato per il 22 giugno 2024 a Lucca si svolgerà all'Auditorium Agorà in Via delle Trombe 6, invece che alla Casa del Boia, come annunciato in precedenza. Risultano ancora posti disponibili: chi fosse interessato, anche se non iscritto, potrà presentarsi direttamente sul posto prima dell'inizio del corso.
Le parole possono uccidere o lenire. Hanno un peso, ancor di più quando si devono raccontare violenze (di uomini sulle donne) e riuscire a cambiare una cultura che si imbeve, invece, di luoghi comuni, svalorizzazioni e iconografie sbagliate che alla fine diventano corresponsabili di quelle violenze.
Con questo obiettivo, il 22 giugno, l’Associazione stampa toscana organizza, in collaborazione con la Regione Toscana, il secondo seminario formativo sulla violenza di genere per analizzare quale linguaggio giornalistico e quali accortezze vanno usate contro gli stereotipi e per una corretta narrazione rispettosa delle vittime anche dal punto di vista deontologico. Titolo “Violenza di genere. Il linguaggio giornalistico contro gli stereotipi e per una corretta narrazione rispettosa delle vittime anche dal punto di vista deontologico”.
I giornalisti possono contribuire in maniere decisiva a combattere il fenomeno e a non rendere le donne vittime due volte. Il racconto della violenza non deve mai trasformarsi in un’altra violenza e il diritto di cronaca non può trasformarsi in un ennesimo abuso.
Il seminario, gratuito, si svolgerà a Lucca all'Auditorium Agorà in Via delle Trombe 6, inceve che alla Casa del Boia, dalle 9,30 alle 13,30 con il riconoscimento per i giornalisti partecipanti di sei crediti formativi deontologici. I lavori saranno introdotti da Sandro Bennucci, presidente dell’Associazione stampa toscana. Interverranno poi Cristina Manetti, capo di gabinetto della Regione, ideatrice della manifestazione “La Toscana delle donne” e giornalista, Lucia Aterini, componente del Direttivo Ast e caposervizio de “Il Tirreno”, Barbara Antoni, vicecaposervizio de “Il Tirreno”.
Durante il seminario parleranno poi Giuseppina Scaduto, prefetto di Lucca e giornalista; Daniela Caselli in qualità di presidente e fondatrice del centro antiviolenza Luna operativo dal 1999 con numerosi progetti di accoglienza; Maria Grazia Forli, madre di Vanessa Simonini uccisa a 20 anni, che dal momento dell’omicidio della figlia si è impegnata nelle scuole e con le associazioni per combattere la violenza di genere in ogni sua forma.
Seguiranno gli interventi di Silvia Selmi e Ilaria Colombani, operatrici del centro antiviolenza Luna. Il titolo del loro contributo è: “Il linguaggio alleato contro la violenza sulle donne”.