Prevista inoltre la possibilità, per gli stessi colleghi, di dilazionarne il pagamento in un massimo di sei rate mensili senza aggravio di interessi. Quanto ai contributi a saldo dovuti alla Gestione Separata riferiti ai redditi 2019, la scadenza resta confermata al 31 ottobre 2020, in un’unica soluzione oppure in misura dilazionata, fino ad un massimo di 12 rate mensili, senza aggravio di interessi.
Del “pacchetto” di interventi predisposti dalla Gestione Separata dell’Inpgi per consentire ai colleghi di affrontare l’emergenza Covid fa parte anche il bonus di 600 euro (in fase di liquidazione ai colleghi le cui richieste sono state accolte) che hanno avuto nel 2018 (ultima dichiarazione dei redditi disponibile) un reddito complessivo inferiore ai 35.000 euro oppure un reddito compreso tra i 35.000 ed i 50.000 euro di aver percepito, nel trimestre gennaio-marzo 2020 compensi inferiori di almeno il 33% rispetto ai compensi percepiti nel trimestre gennaio-marzo 2019 ovvero di aver cessato la partita IVA nel periodo compreso tra il 23 febbraio e il 31 marzo 2020. Va ricordato inoltre che non possono accedere al bonus chi è pensionato, chi ha già richiesto sostegno simile ad altri enti pensionistici e chi è titolare del reddito di cittadinanza. Per chi non ha fatto domanda c’è formalmente tempo fino al 30 aprile, ma il loro accoglimento dipenderà dalla capienza dei 200 milioni di euro predisposti nel Reddito di ultima istanza. Occorrerà invece attendere la fine di maggio per il contributo di 500 euro predisposto dalla Gestione separata dell’Inpgi con risorse proprie. Il bonus infatti è riservato ai giornalisti autonomi che abbiano registrato, nel trimestre marzo-maggio 2020, una riduzione di almeno un terzo dei propri compensi rispetto al trimestre ottobre-dicembre 2019. Ma attenzione: l’indennizzo sarà riconosciuto a coloro che non hanno la copertura sanitaria integrativa Casagit assicurata dall’Inpgi 2, né hanno coperture previdenziali, derivanti da altre attività lavorative oltre a quella della Gestione separata Inpgi, svolgendo quindi la professione giornalistica autonoma in via non marginale e non percependo elevati compensi. Parametro di riferimento per questa valutazione sarà l’aver percepito nell’ultimo triennio un reddito professionale medio annuo compreso tra i 2.100 e i 30mila euro.
Questo il link per scaricare il modulo per la richiesta del bonus 600 euro di Inpgi 2
Questo invece è il link per scaricare il modulo di richiesta del bonus
500 euro Inpgi 2