Sono tenuti all'invio tutti coloro che nell'anno di riferimento abbiano svolto attività giornalistica libero-professionale con partita Iva, mediante cessione di diritto d'autore, come attività 'occasionale', come partecipazione in società semplici o in associazioni fra professionisti.
Entro il 30 settembre 2024 i giornalisti lavoratori
autonomi sono tenuti a comunicare all'Inpgi i redditi percepiti nel corso del
2023 per l'attività professionale svolta. Devono presentare la comunicazione
tutti i giornalisti iscritti all'Istituto che nel periodo di riferimento
abbiano svolto attività libero-professionale con partita Iva; come attività
'occasionale'; come partecipazione in società semplici o in associazioni tra
professionisti; mediante cessione di diritto d'autore.
La comunicazione va effettuata per via telematica, collegandosi al sito
dedicato (clicca qui)
tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 20.00. Per l'accesso alla piattaforma
online è necessario identificarsi tramite Spid (Sistema Pubblico di Identità
Digitale) o Cie (Carta d'identità Elettronica). L'invio della
comunicazione reddituale oltre il 30 settembre comporta l'addebito di una
apposita sanzione.
Come
ricordano da via Nizza, Il versamento del contributo
soggettivo comporta il riconoscimento di un'anzianità contributiva pari a un
anno (12 mesi) solo nel caso in cui il suo importo - compreso l'eventuale
contributo aggiuntivo - non risulti inferiore al 12% (ridotto al 6% per i
titolari di trattamento pensionistico diretto) del reddito minimo (pari per il
2023 a 17.504 euro). Un importo inferiore dà diritto ad una minore anzianità
assicurativa. È riconosciuta, in ogni caso, un'anzianità pari ad almeno una
mensilità. All'esito della procedura di comunicazione, il sistema indicherà le
mensilità attribuite in ragione del reddito dichiarato e l'eventuale contributo
aggiuntivo necessario per l'attribuzione di un'anzianità pari a 12 mesi.
L'importo del contributo a saldo dovuto risultante dalla comunicazione potrà
essere versato in unica soluzione entro il 31 ottobre 2024 o in tre rate
mensili, a partire sempre dal 31 ottobre. La scelta di dilazionare i pagamenti
va indicata nella stessa comunicazione.
Sono tenuti all'invio anche coloro i quali - pur non avendo conseguito redditi
da attività giornalistica libero-professionale - non hanno chiesto di essere
sospesi dagli adempimenti contributivi per l'anno 2023. Gli interessati - pur
dichiarando l'assenza di reddito autonomo - possono comunque versare il
contributo minimo e aggiuntivo utile all'acquisizione dell'anzianità
contributiva, oppure dichiarare di non voler versare la contribuzione e
sospendere così, di fatto, la posizione assicurativa per il solo 2023.
Coloro i quali hanno cessato lo svolgimento dell'attività giornalistica libero
professionale entro il 31 dicembre 2022 possono sospendere gli adempimenti
contributivi compilando ed inoltrando all'Inpgi l'apposito modulo di cessazione
(disponibile
qui).
Infine, non sono tenuti all'invio della comunicazione reddituale i giornalisti
che nel 2023 abbiano svolto l'attività professionale esclusivamente nell'ambito
di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa. Per questi ultimi,
gli adempimenti contributivi sono interamente a carico del committente. In tal
caso, tuttavia, è necessario comunicare all'Inpgi le modalità con cui si svolge
la professione utilizzando il modulo Dichiarazione
di attività.
PER APPROFONDIRE
Tutte le informazioni utili e la guida alla compilazione della
comunicazione dei redditi sono contenute nella Circolare n. 7 del 5 settembre
2024 del Servizio Entrate Contributive dell'Inpgi allegata di seguito.