INPGI: i giornalisti eletti nel Cda, conti 2019 in affanno

Il nuovo Consiglio di amministrazione si riunirà mercoledì 8 luglio per procedere all'elezione del nuovo presidente, del vicepresidente vicario e del vicepresidente indicato dalla Fieg. Tre liste hanno ottenuto il quoziente pieno: “Controcorrente per Marina Macelloni” 25 voti e 4 seggi, “Sos Inpgi per il futuro” 14 voti e 2 seggi e “Stampa Libera e Indipendente” 6 voti e 1 seggio. Le altre tre, “Stampa Democratica per Marina Macelloni”, “Assieme a Marina Macelloni” e “Tutti per Marina Macelloni”, hanno riportato 5 voti e ottenuto 1 seggio ciascuna con i resti. L’elezione dei rappresentanti dei giornalisti nel Cda dell’Istituto è stata preceduta dalla prima seduta del Consiglio generale dell’Inpgi dedicata soprattutto all’analisi della situazione e alle prospettive. 

“Il bilancio consuntivo 2019, e in misura ancora maggiore le prime indicazioni sul 2020, dimostrano ancora una volta – ha dichiarato nella sua relazione il presidente Marina Macelloni – la profondità della crisi strutturale dell’editoria e del mercato del lavoro”. Nel 2019 i posti di lavoro persi sono 865: 214 sono pensionamenti e 651 sono contratti a termine scaduti e non rinnovati, licenziamenti e mancate riassunzioni. Le nuove assunzioni a dicembre 2019 sono state 908 (1233 nel 2018). Le nuove pensioni registrate in totale nel 2019 sono state 237 contro le 342 del 2018. Un quadro che è destinato a non migliorare nel 2020, anche a causa delle difficoltà causate dall’emergenza sanitaria e dal rifinanziamento da parte del Governo dei prepensionamenti per il 2020 e per il 2021. I numeri del bilancio consuntivo 2019 sono risultati in peggioramento rispetto a quelli dell’assestamento approvato pochi mesi fa (-171,4 milioni anziché -150,7 milioni), nonostante il risultato della gestione previdenziale sia, pur se negativo, in miglioramento (-154,1 milioni anziché -169,1 milioni).