Le norme introdotte, fino al 31 dicembre 2021, pongono inoltre a carico dello Stato, a titolo di fiscalizzazione, l'onere, comprensivo delle quote di contribuzione figurativa accreditate, sostenuto dall'Inpgi per i trattamenti di cassa integrazione, solidarietà e disoccupazione erogati in favore degli iscritti, consentendo in sostanza il ristoro da parte dello Stato delle somme che pagherà l'Inpgi per far fronte agli ammortizzatori sociali della categoria.
Per le assunzioni, dal 1° gennaio 2021, vengono riconosciuti ai giornalisti gli incentivi statali finalizzati alla salvaguardia o all'incremento dell'occupazione riconosciuti in favore dei datori di lavoro per la generalità dei settori economici sotto forma di sgravi o esoneri contributivi.
Si stabilisce infine che l'Inpgi, a sostegno dell'efficacia degli interventi indicati nella norma e in sostanza per avviare un risanamento dei conti dell'istituto in deficit di oltre 250 milioni di euro, «adotta le ulteriori misure necessarie per il riequilibrio della gestione sostitutiva dell'assicurazione generale obbligatoria da sottoporre alla vigilanza statale ai sensi del medesimo decreto legislativo».