Antonio Santarelli è il carabiniere che ha fermato Matteo Gorelli su una strada vicino Sorano il 25 aprile 2011, giorno di Pasquetta, per un controllo. Dopo la brutale aggressione resterà in coma irreversibile per un anno prima di morire a soli 43 anni. Una storia dura e straziante che Lucia Aterini ha saputo raccontare con il rigore e insieme la leggerezza della cronaca. Senza mai alzare i toni, per lasciare spazio alla voce di due madri che
nella disperazione hanno saputo trovare la forza per ricominciare.
Due donne contro le loro famiglie e una società che non riesce a comprenderle. Nelle voci di Claudia e Irene ci sono risposte inimmaginabili, ma anche spiritualità e amore. In sottofondo c'è, silente, Matteo, il figlio omicida senza un perché a nemmeno 19 anni, che dal carcere manda segnali della sua rinascita possibile solo grazie all'amore di quelle due madri. Il libro si conclude con i contributi dell'ex magistrato Gherardo Colombo, della vicepresidente di Libera Daniela Marcone, del fondatore di Exodus don Antonio Mazzi e la storia di altre due madri coraggio. Un libro che squarcia il velo delle troppo facili vendette e apre una profonda riflessione sulla famiglia e la società di oggi che troppo spesso non vedono e non ascoltano il mondo del disagio giovanile.
Paola Fichera