Moderatore Sandro Bennucci, presidente dell'Associazione Stampa Toscana. Relatori: Giancarlo Tartaglia, direttore generale della Fnsi, il professo Cosimo Ceccuti e gli autori, Pierluigi Roesler Franz ed Enrico Serventi Longhi. Interverrà anche Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale. Iscrizioni sulla piattaforma Sigef. Tuttavia, considerato che ci sono ancora posti disponibili i giornalisti che intendono partecipare possono presentarsi direttamente in Consiglio Regionale.
Nel volume “Martiri di carta. I giornalisti caduti nella Grande Guerra”, si racconta la storia - finora mai scritta - di 264 intellettuali di tutte le Regioni italiane (scrittori, letterati, critici letterari, poeti, poeti-soldato, poeti dialettali, lettori di poesia, umoristi, vignettisti, disegnatori satirici, caricaturisti, pupazzettisti, illustratori, xilografi, paroliberisti, stenografi, teosofi, anarchici, musicisti, sportivi, dirigenti sportivi, registi del cinema muto, nonché pittori, acquafortisti, matematici, ingegneri ed architetti anche futuristi) e in gran parte decorati al valor militare (fra i quali Battisti, Serra, Gallardi, Niccolai, Umerini, Stuparich e Timeus Fauro) morti nel conflitto mondiale 1914-1918. La maggior parte dei caduti erano ventenni che, provenienti da tutte le parti d’Italia ed alcuni tornati appositamente dall'estero, avevano cominciato a scrivere su grandi e piccoli giornali (una dozzina di testate sono ancora in edicola a distanza di un secolo) e riviste. Si tratta in gran parte di personaggi di assoluto rilievo storico, rimasti fino ad oggi del tutto sconosciuti. Alcuni giornalisti erano stati chiamati alle armi, mentre altri erano andati volontari al fronte, quasi tutti come ufficiali nell'Esercito, in Marina e nell'Aeronautica (ben 11 furono i giornalisti morti come piloti). La copertina del libro raffigura l'eroica morte,a Castagnevizza, del ventenne modenese Garibaldi Franceschi, giornalista del "Corriere di Livorno," immortalata da Achille Beltrame sulla Domenica del Corriere del 23 settembre 1917. Franceschi fu decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.