La Presidente dell’INPGI, Marina Macelloni è intervenuta così da Milano in occasione della manifestazione per la liberta di stampa e di lavoro promossa dalla Federazione nazionale della stampa italiana nelle principali piazze italiane, all’indomani della mobilitazione di Roma dello scorso 20 maggio.
“Abbiamo bisogno di un tavolo che affronti il problema dell’informazione nel suo complesso, in cui non si parli solo di tagli ma anche di come ridare slancio al settore, facendolo tornare a crescere e portando nuovi posti di lavoro e nuove risorse all’interno dell’Istituto”, ha aggiunto Macelloni.
Da Roma, Raffaele Lorusso, segretario generale Fnsi afferma: “stiamo qui per chiedere al governo provvedimenti a costo zero che avrebbero un grande impatto per il settore e che sarebbero utili anche per la salvaguardia dell’INPGI, messo in crisi dalla mancanza di lavoro regolare. Nell’Italia che si sta pensando di ricostruire il lavoro deve tornare centrale. Rimettere al centro il lavoro dei giornalisti significa rafforzare la democrazia”.
In diretta zoom da Verona il presidente Fnsi, Giuseppe Giulietti, ha lanciato un “appello al Presidente del Consiglio, Mario Draghi perché – spiega – se le uniche decisioni del governo in materia di informazione sarà un “bavaglio” all’INPGI, l’Italia perderà presto altre posizioni nelle graduatorie internazionali sulla libertà di stampa”.