Malta: arrestato il presunto mandante dell’omicidio di Daphne. Il commento di Fnsi e Ast

Tra i tanti affari, Fenech è proprietario della società che gestisce la centrale termoelettrica dell'isola, ma ha anche forti interessi nel gioco online. Questi ultimi sono risultati gestiti dalla 17 Black, che tra l'altro all'inizio dell'anno in Svezia è stata accusata di far parte di 'un vasto network criminale' e per questo la sua controllata L&L Europe Ltd è stata privata della licenza di gioco per i Paesi scandinavi.

Secondo fonti vicine alle indagini citate dal Times of Malta, il mandato di arresto è stato firmato da un magistrato su richiesta del team che indaga sull'assassinio di Daphne Caruana Galizia «di gran fretta, in relazione al tentativo di fuga». Il primo ministro Joseph Muscat ha definito l'arrestato come «una persona di interesse» per le indagini, ma non ha ancora voluto confermare che l'arresto sia avvenuto in quanto sospetto mandante dell'omicidio della reporter assassinata il 16 ottobre 2017 con un'autobomba.

«L'arresto del possibile mandante dell'assassinio di Daphne Caruana Galizia rappresenta un successo per chi, nel mondo, ha continuato a reclamare verità e giustizia per la giornalista maltese. Ora più che mai, tuttavia, occorre continuare a dare voce ai suoi familiari, agli amici, a chi continua a indagare per 'illuminare' ogni oscurità e per svelare gli intrecci tra politica e affari e i paradisi fiscali, tanto ambiti anche dalla mafia di casa nostra», è il commento di Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi.

Anche l'Associazione Stampa Toscana esprime soddisfazione per la notizia arrivata da Matlta e si stringe alla famiglia di Dafne, in particolare alla sorella Corinne Vella che nel dicembre 2017 ritirò il "Premio giornalisti toscani" dedicato a Daphne durante la cena degli auguri dell'Ast.