"È indubbio – prosegue – che un capo di governo sia oberato di impegni, ma una migliore organizzazione dei tempi, specie quando si discute di temi delicati per la vita del Paese, è sempre possibile. Con l'auspicio che ciò possa avvenire in futuro, non sarebbe male se i cronisti prendessero l'abitudine, come pure talvolta è avvenuto in passato, di non partecipare o abbandonare i comizi camuffati da conferenze stampa di cui, non da oggi, ci sono numerosi esempi lungo tutto lo Stivale.
Sarebbe un modo per stigmatizzare in modo chiaro e inequivocabile di fronte all'opinione pubblica i comportamenti di chi continua a confondere il lavoro dei giornalisti con quello, pure prezioso e rispettabile, delle proprie segreterie particolari".