A portare la solidarietà sono stati Giuseppe Giulietti, presidente della Fnsi, Sandro Bennucci, presidente di Assostampa Toscana, Elisabetta Cosci, vicepresidente uscente del Consiglio nazionale dell'Ordine, e Carlo Bartoli, presidente di Odg Toscana: la delegazione ha incontrato il direttore Stefano Tamburini e i colleghi della redazione.
“Minacce e intimidazioni ai giornalisti sono inaccettabili e per questo propongo che ODG, FNSI e Assostampa Toscana si costituiscano parte civile nei processi che verranno istruiti a seguito delle denunce presentate”, ha proposto Giuseppe Giulietti, presidente FNSI che ha sottolineato l'importanza di "illuminare" le redazioni e i giornalisti oggetto di minacce, intimidazioni e violenze.
Nel corso dell’incontro è stato consegnato al presidente Giulietti un dossier sulle minacce e le intimidazioni nei confronti dei giornalisti del Tirreno. Il dossier sarà consegnato il prossimo 23 aprile alla Ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, in occasione dell’incontro dell’Osservatorio sulle minacce ai giornalisti, costituito presso il Viminale.
“C’è un caso Livorno e un caso Toscana: siamo preoccupati per l’intensificarsi abnorme di atti di questo genere - ha commentato Carlo Bartoli, presidente di Odg Toscana - Il Tirreno ha ricevuto più intimidazioni e minacce negli ultimi mesi che nei precedenti 144 anni di storia del quotidiano. Per questo è necessario tenere sempre alta l’attenzione e invito i giornalisti toscani a denunciare senza esitazione qualsiasi atto di minaccia, intimidazione, violenza”.
Un invito ribadito anche dal presidente di Assostampa Toscana, Sandro Bennucci: “Capisco il disagio e la disperazione delle persone ma non possono essere i giornalisti il bersaglio della rabbia popolare - ha dichiarato Bennucci - In Toscana dall’inizio del Covid tutte le testate, hanno tenuto un comportamento assolutamente esemplare nel raccontare la reale situazione vissuta. Bisogna capire che i giornalisti fanno il loro mestiere: non è colpa loro se la realtà non è quella desiderata. Il Sindacato è e sarà sempre a fianco dei colleghi che devono denunciare ogni tipo di minaccia o aggressione”.