L’episodio è stato immediatamente denunciato alle forze di polizia e proprio stamani il Prefetto di Pistoia Gerlando Iorio ha convocato il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza al quale ha chiesto di essere presenti, oltre ai responsabili delle forze dell’ordine e degli enti locali, anche ai rappresentanti dell’Associazione Stampa Toscana e dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana.
Nel ringraziare il Prefetto, i rappresentanti degli organismi di categoria hanno espresso la loro preoccupazione per la crescente frequenza con con la quale episodi simili si stanno verificando anche in Toscana, talvolta non limitandosi a insulti e minacce ma arrivando a tentare di impedire ai giornalisti di svolgere il loro lavoro che è quello di raccontare i fatti e le opinioni e che è alla base della libertà d’informazione.
“C’è un clima nel quale non si può sottovalutare alcun segnale – è quanto espresso dal vicepresidente dall’Ast Stefano Fabbri nel corso della riunione – anche quelli apparentemente innocui, perché contribuiscono a creare la pericolosa convinzione che i giornalisti, garanti di quella libertà che alcuni dicono a parole di voler difendere per poi offenderla nei fatti, possano essere gratuitamente insultati, dileggiati, minacciati, ostacolati e pure aggrediti fisicamente come accaduto durante manifestazioni no-vax e no-pass a Roma ad una collega di Sky e ad un collega di Repubblica, senza che vi siano conseguenze, senza dover pagare pegno, senza essere perseguiti”.
L’Ast, sindacato unico ed unitario dei giornalisti toscani, rinnova a tutti i colleghi l’invito a denunciare ogni episodio che configuri insulti, minacce o aggressioni nei confronti di chi svolge il delicato compito di informare, esprime apprezzamento per l’iniziativa del Prefetto di Pistoia e chiede alle forze dell’ordine, che ringrazia per l’impegno investigativo, la massima vigilanza perché il lavoro dei giornalisti possa svolgersi con serenità.