Il volume parte da una domanda: si può̀ narrare la fede? Può̀ un giornalista scrivere e raccontare l’esperienza della fede vissuta nelle religioni? Per provare a dare una risposta l’autore inizia leggendo e brevemente commentando i documenti sulla comunicazione della chiesa cattolica, per passare poi a verificare come sul campo si possa narrare la fede.
Come due vescovi che hanno fortemente segnato il Novecento italiano, Martini a Milano e Piovanelli a Firenze, lo abbiano fatto.
Il volume intende, anche, far parlare alcuni protagonisti, padre Ibrahim Faltas, le monache agostiniane del Monastero di clausura di Pennabilli, il rabbino di Firenze, Gad Fernando Piperno e l’Imam di Firenze, Izzedin Elzir. Questo, nella convinzione che le tre grandi religioni abramitiche possano insieme «giocare» un ruolo fondamentale legando insieme comunicazione e cultura, narrazione ed evangelizzazione.
Il volume, così come il suo autore, è debitore a tanti amici, giornalisti e non che in questi anni hanno provato a percorrere questa strada. Un grazie va a papa Giovanni Paolo II che intuì̀ la forza della comunicazione come «areopago» del mondo moderno.