Scrivere - riferendosi ai dirigenti della Fiorentina - che“ gente come Commisso e Barone non temono giornalisti da 1.200 euro al mese che provano a gettare fango su un progetto bello come quello viola” è un’affermazione del tutto irrispettosa e inqualificabile verso i giornalisti e in particolare verso i colleghi che vivono in una condizione di precariato.
Evidentemente, danno fastidio i giornalisti che non si uniscono ai cori di lode nei confronti dei vari proprietari e dirigenti sportivi, ma invece, come è normale e giusto che sia, fanno domande, esprimono dubbi e chiedono spiegazioni.
Fanno il loro lavoro di cronisti, spesso remunerato poco e male, ma con senso di responsabilità verso i lettori e dignità verso sé stessi e l’informazione. Cose che forse sfuggono al collega direttore, come l'art. 2 della L. 69/1963 (... promuovere lo spirito di collaborazione tra colleghi) e art. 1 del Testo Unico dei Doveri del giornalista.