La nuova, fondamentale intesa, stabilisce che solo i giornalisti (professionisti o pubblicisti) potranno lavorare negli uffici stampa dei Comuni. Lo diceva già la legge 150 del 2000, ma lo ribadisce il nuovo protocollo. Quanto all’inquadramento, dovranno essere tutti assunti con il profilo di ‘giornalista pubblico’ previsto già da due anni nei nuovi contratti del pubblico impiego: con bandi, linee guida e procedure uniformi, si aggiunge, sentite anche le Associazioni regionali di stampa regionali.
Basta dunque con inquadramenti ‘fantasiosi’ e requisiti che cambiano da amministrazione ad amministrazione, pur trattandosi dello stesso tipo di lavoro. L’associazione stampa toscana aveva più volte sollecitato, anche di recente, una maggior omogeneità nei bandi, insieme all’auspicio ad assunzioni non più ‘in quota staff’ o a tempo determinato, legate alla durata di una legislatura. La legge 150 non impone alle amministrazioni di istituire uffici stampa, ma l’accordo nazionale firmato ne auspica la diffusione (nei Comuni più piccoli magari in forma associata).
Del resto anche l’Associazione nazionale dei Comuni conviene sull’importanza degli uffici stampa, per informare media e cittadini dell’attività istituzionale degli enti e dei suoi organi di governo. Di questo lavoro riconosce l’alta specializzazione e particolarità, tanto da prevedere la presenza di giornalisti professionisti, di comprovata competenza ed iscritti da almeno dieci anni, nelle commissioni esaminatrici che dovranno selezionare il personale da assumere. Ma l’intesa ribadisce anche l’autonomia professionale dei giornalisti, pure di quelli pubblici, e il richiamo al rispetto delle norme deontologiche già parte dell’accordo firmato nei mesi scorsi da Fnsi ed Aran, l’agenzia di negoziazione dei contratti del pubblico impiego. I giornalisti degli uffici stampa sono dunque chiamati al rispetto della verità sostanziale dei fatti e a rettificare le notizie che risultino inesatte.
Il protocollo Fnsi-Anci (preceduto da vari accordi, stipulati anche in Toscana fra Ast e Anci regionale) parla poi dei coordinatori e capi uffici stampa (il loro inquadramento deve essere da dirigenti) e ricorda la possibilità per tutti di accedere, su base volontaria, all'assistenza sanitaria della Casagit, oltre che l’adesione al Fondo di pensione complementare.
Leggi qui il testo del protocollo d’intesa firmata da Anci e Fnsi
https://www.fnsi.it/upload/9b/9bf31c7ff062936a96d3c8bd1f8f2ff3/c57c35079f468fc3de214b661a2d4d28.pdf
La lettera di Anci Toscana ai sindaci
Gentilissimi,
vi informo che lo scorso 6 giugno è stato sottoscritto il Protocollo di Intesa FNSI-ANCI: “Ufficio stampa della PA affidato a professionisti è garanzia di trasparenza e comunicazione verso i cittadini".
L’accordo richiama alcuni importanti elementi che riguardano l' attività degli uffici stampa nonché l’esigenza di criteri e procedure uniformi nelle selezioni e concorsi (ma anche nell’inquadramento) per i giornalisti che lavorano negli enti comunali; inoltre nell'affermare l'importanza della comunicazione verso i cittadini si ribadiscono il diritto all’autonomia professionale ed il rispetto della deontologia professionale, oltre all’auspicio comune di Anci e sindacato a creare uffici stampa dove oggi mancano: magari in forma associata nei Comuni più piccoli.
Ricordando che il lavoro degli uffici stampa è essenziale per far conoscere ai media e ai cittadini l'attività degli enti comunali e dei loro organi di governo, vi segnalo che l'Associazione stampa toscana è a disposizione per fornire qualsiasi chiarimento al riguardo e che insieme a noi è a disposizione per la programmazione ed organizzazione di corsi di aggiornamento e di formazione specifica per i giornalisti impiegati negli enti.
Un cordiale saluto
Simone Gheri
Direttore Anci Toscana