La cornice è innovativa, fra le primissime in Italia, e la prima che inquadra i colleghi, tutti, nella categoria D del pubblico impiego, con il profilo coniato per l'occasione di “funzionari giornalisti”. Un ‘contratto ponte' elaborato anche grazie alla preziosa collaborazione tecnica del di Tommaso Daquanno, direttore generale della Fnsi, che potrà essere considerato "pilota" nella trattativa fra la stessa Fnsi e l'Aran, l'agenzia che rappresenta la pubblica amministrazione nelle contrattazioni collettive di lavoro, dove sarà definita la partita per l'inquadramento nazionale dei giornalisti nel pubblico impiego.
Gli ultimi atti sono stati approvati nei giorni scorsi, con valore retroattivo a partire dal 30 luglio. L'inquadramento mette in sicurezza, congelandoli, gli stipendi dei colleghi dell'Agenzia di informazione della giunta regionale e dell'ufficio stampa del Consiglio, mantiene la Casagit (cassa integrativa per l'assistenza sanitaria dei giornalisti, sia pure senza il contributo a carico del datore di lavoro ma con le stesse coperture) e garantisce la possibilità di mantenere l'iscrizione al Fondo complementare. E' garantita anche la rappresentanza sindacale di Fnsi e Ast al tavolo con le Rsu, ovvero le rappresentanze sindacali interne dei dipendenti regionali.
"E' un ottimo risultato - ha commentato il presidente della Regione, Eugenio Giani - che da un lato tiene conto della professionalità dei giornalisti che lavorano per l'ente e dall'altro della giurisprudenza più recente e delle norme nazionali anche di garanzia, senza alcun arretramento negli stipendi riconosciuti fino ad oggi”. “Avremmo voluto attendere la sequenza contrattuale nazionale. Ma il tavolo Aran non è stato ancora convocato - aggiunge - e a luglio siamo stati costretti a procedere”.
“Si tratta di un risultato ottenuto con grande impegno e varie sedute - commentano il presidente dell' Ast, Sandro Bennucci, con i colleghi del Cdr della giunta e la fiduciaria del Consiglio - e siamo davvero contenti di essere riusciti a salvaguardare, grazie all'attenzione della Regione, stipendi e norme che tutelano il lavoro dei giornalisti. Ma ora l'impegno deve continuare, insieme alla Fnsi, per arrivare velocemente alla firma di un contratto che definisca, in tutti i dettagli che ancora mancano, l'inquadramento dei giornalisti nel pubblico impiego, a livello nazionale.
A beneficio non solo di chi è "transitato" dal contratto Fieg-Fnsi, per assicurare in futuro una progressività degli stipendi, ma anche e soprattutto per coloro che lavorano nei Comuni, nelle Province, nelle Aziende sanitarie, e per chi sarà assunto nei prossimi anni. Anche in Regione. Attraverso concorsi, s'intende, auspicabilmente a tempo indeterminato".