Regione Toscana: contributi per l'informazione locale. Pubblicato il bando. Ast: "Bene che sia riservato agli editori che assumono regolarmente"

La Regione tende di nuovo la mano alle imprese di informazione che operano in ambito locale: sono infatti in arrivo contributi pari all’80 per cento sulle spese sostenute per progetti specifici, innovativi nei modi e negli strumenti o nei contenuti,  che riguardano l’informazione istituzionale e in particolare le attività, opportunità e servizi attivati dalla giunta regionale. Il bando, simile ad altri già usciti in passato, è stato pubblicato sul Bollettino regionale del 4 dicembre e ci sarà tempo fino alle ore 16 del 24 dicembre per inoltrare la domanda. 

“L’aiuto che concediamo è un modo per garantire nuove risorse a queste testate e dunque, con la loro sopravvivenza ed attività, il pluralismo dell’informazione locale” sottolinea il presidente della Toscana, Eugenio Giani.  Aziende, come specificato nel bando, con bilanci comunque finanziariamente ed economicamente sani e versamenti contributivi regolari.  “Da sempre – prosegue Giani - la Regione è attenta al settore dell’informazione e non è il primo atto di sostegno di questa legislatura. L’informazione locale è un patrimonio e un bene di tutti, che porta vantaggi all’intera collettività”. 

Potranno presentare domanda di contributo tutte le imprese editoriali, con sede operativa e testa registrata in Toscana, che siano emittenti televisive sulla piattaforma del digitale terrestre, emittenti radio via etere oppure anche quotidiani on line, agenzie on line e periodici on line. Le imprese editoriali con più testate possono presentare una domanda per ciascuna testata.

Naturamente le imprese dovranno soddisfare precisi requisti: primo fra tutti la presenza di giornalisti dipendenti e il loro inquadramento con contratti sottoscritti dalla Federazione nazionale della stampa italiana o dalla Federazione radio televisioni (almeno tre redattori per le televisioni, due per le radio e uno o due, a seconda dei casi, per l’informazione on line). 

“Il mondo dell’informazione sta vivendo anni difficili ed il fatto che i contributi di questo bando vengano riconosciuti solo alle aziende che assumono e pagano con contratti e in modo regolare è un ulteriore elemento di valore” commenta il presidente dell’Associazione stampa toscana Sandro Bennucci, che ringrazia la Regione e il presidente del Giani “per la sensibilità di nuovo dimostrata verso il settore”  

Tra i requisiti da possedere per accedere al contributo, tutti elencati nel dettaglio del bando pubblicati,  per le imprese televisive è previsto un segnale di copertura che ricada per almeno il 70 per cento in territorio toscano o che copra il 90 per cento del territorio toscano per  chilometri quadrati illuminati, con almeno due ore e mezzo del palinsesto giornaliero diurno di informazione locale autoprodotta di cui mezz’ora  realizzata da soggetti indipendenti su tradizioni, cultura, costume, territorio e  attività della Toscana   Identico requisito del 70 per cento anche per le radio, con due ore e mezzo anche in questo caso di informazione locale autoprodotta nella fascia diurna. Per l’informazione on line, il 60 per cento degli articoli pubblicati dovranno essere autoprodotti. 

A sostegno del bando la Regione Toscana ha messo al momento a disposizione un milione e mezzo di euro.  I costi dei progetti dovranno essere ricompresi tra 25 e 40 mila euro per le televisioni, tra 15 e 30 mila per le radio e tra 5 e 15 mila per quotidiani, agenzie e periodi on line.  Saranno riconosciuti le spese ammissibili dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda di aiuto: i progetti dovranno concludersi entro dodici mesi dalla concessione dell’aiuto, con un proroga al massimo di tre mesi.  Il contributo verrà concesso in regime "de minimis" e  sulla base di una graduatoria di merito.