"La Federazione nazionale della Stampa italiana ringrazia il sottosegretario all'Editoria Alberto Barachini per la riforma che mira a dare prospettive economiche certe e quindi futuro alle agenzie di stampa. Un provvedimento in gran parte condivisibile che dà valore al lavoro giornalistico. La Fnsi ritiene, però, che i primi garanti contro le fake news siano proprio i giornalisti, il loro lavoro e la loro deontologia, e che debbano essere i giornalisti stessi a specializzarsi nel debunking". Così, in una nota, Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi.
"Per la particolarità del mercato giornalistico in questi anni – prosegue – molti colleghi hanno avuto impieghi precari. Prevedere una premialità solo per l'assunzione di under 35 rischia di tagliare fuori molti giornalisti capaci e professionalizzati, 'invecchiati' in attesa di una stabilizzazione che non è ancora arrivata e che, con una norma del genere, rischia di allontanarsi".
Editoria: arriva il decreto che riforma le agenzie
(ANSA) - Dieci articoli per ridefinire l'orizzonte delle agenzie di stampa in Italia nel segno della valorizzazione del lavoro giornalistico contro le fake news, in difesa di pluralismo e correttezza dell'informazione. È il decreto firmato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'informazione e all'editoria Alberto Barachini, frutto di un lungo lavoro anche di una apposita commissione presieduta da Sabino Cassese e composta da Giulia Ferrari, Mario Calabresi, Lorenzo Saltari e Nicolò Ambriani. Non si tratta solo di stabilire criteri per il sostegno economico, ma si punta alla valorizzazione del lavoro giornalistico e al ruolo primario che hanno le agenzie di stampa in uno scenario di sviluppo futuro. Ci sarà quindi ''un elenco delle Agenzie di stampa di rilevanza nazionale'', che devono garantire pluralismo e completezza dell'informazione, elenco creato sulla base di elementi ''qualitativi e dimensionali'', che verrà aggiornatoogni anno. (ANSA).
(ANSA) - (2) - La ''rilevanza nazionale'' si basa prima di tutto sul lavoro giornalistico: la disponibilità di un numero di giornalisti, assunti a tempo pieno ed indeterminato, pari a non meno di cinquanta; la corresponsione ai giornalisti di una retribuzione non inferiore alla soglia minima stabilita dal contratto collettivo nazionale del comparto giornalistico; la capacità di garantire giornalmente un numero minimo di lanci pari a quattrocento con un loro frazionamento non superiore a due lanci; la comprovata idoneità a dislocare in modo continuativo i propri giornalisti sul territorio nazionale in modo da assicurare un'adeguata capillarità nella raccolta delle informazioni primarie''. Quindi il lavoro giornalistico e la sua difesa diventano centrali. Inoltre come parametri ''premianti'' tra l'altro, si considera l'assunzione di giornalisti con meno di 35 anni, gli investimenti in tecnologie innovative, le collaborazioni con agenzie estere. (ANSA).