Ospiti della serata esponenti della magistratura e delle forze dell’ordine, della Regione e del Comune di Firenze, della società civile toscana: tra questi la presidente della Corte d’appello Margherita Cassano, il procuratore generale Marcello Viola, la presidente del Tribunale di Firenze Marilena Rizzo, il procuratore capo di Firenze Giuseppe Creazzo, ai quali è stato consegnato un riconoscimento per la loro collaborazione alla definizione del protocollo firmato con Ast e Odg della Toscana per garantire il lavoro dei videofotoreporter nel palazzo di giustizia di Firenze, il presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani, la vicesindaca del Comune di Firenze Cristina Giachi, il questore di Firenze Armando Nanei, il neo comandante della Polizia municipale di Firenze, Giacomo Tinella il presidente della Fondazione Cr Firenze Luigi Salvadori.
Il Premio Ussi è stato attribuito dai giornalisti sportivi a Joe Barone, direttore generale della Fiorentina che sta assicurando alla società di Rocco Commisso una stagione nuova di rapporti con la città e con la stampa. Un riconoscimento dell’Ussi è andato anche alla squadra toscana di tennis dei giornalisti che ha vinto la competizione nazionale. Il premio “Giornalisti Toscani”, che ogni anno viene attribuito per l’impegno civile, è andato agli eroi di tutti i giorni a quattro zampe e ai loro conduttori. Premiati: per la Polizia di Stato, Rocky, condotto dal sovrintendente Luca Domenichelli; per l'Arma dei carabinieri Battman, ed il conduttore, appuntato scelto, Andrea Barsali; per la Guardia di Finanza Ebryl, condotta dal finanziere Carmine Buglione Stanzione; per i vigili del fuoco Maya, condotta dall'ispettore anticendio Benedetto Catania; per la polizia municipale Piper, condotta dall’assistente scelto Fabrizio Fusi.
Il premio Gabriele Capelli, l’indimenticato capo della redazione fiorentina de l’Unità di solito destinato a giovani cronisti, questa volta è stato assegnato, alla carriera, a Concita De Gregorio, ex direttore de l’Unità, che si è dovuta trovare a fronteggiare da sola querele spesso temerarie dopo che l’editore aveva chiuso il giornale. Il premio, hanno detto Sandro Bennucci e Carlo Parisi, è un “preciso segnale di denuncia verso una pratica insopportabile che è quella di tentare di chiudere la bocca ai giornalisti attraverso forme di intimidazione basate su azioni giudiziarie, spesso temerarie, che mirano a colpire i giornalisti dal punto di vista economico”. Il presidente della Federazione della Stampa, Giuseppe Giulietti, e il segretario generale, Raffaele Lorusso, hanno inviato un messaggio nel quale si ricorda che è già stato approvato, in commissione alla Camera, un provvedimento che prevede che in tali casi il querelante, nel caso di cui non ottenga ragione dai giudici, debba pagare un terzo della cifra richiesta come risarcimento.
“In due anni ho dovuto pagare due milioni di euro. L’ho fatto da sola, con il mio lavoro: l’editore non c’era più e alle mie richieste è rimasto sordo anche il Pd, che era il punto di riferimenti del giornale”, ha detto Concita De Gregorio esprimendo soddisfazione per l’impegno manifestato ora dal sindacato dei giornalisti “dopo un lungo silenzio”.
Una grande manifestazione di affetto ha accolto poi il riconoscimento tributato dall’Ast a Enrico Maria Pini, il fiduciario Casagit della Toscana, scomparso pochi mesi fa e ricordato da Sandro Bennucci, dall’attuale fiduciario Pino Miglino e dal direttore generale della Casagit, Francesco Mattioli.
La serata si è conclusa con un messaggio di professionalità, con l’intervento di Massimo Sestini, fotoreporter di fama internazionale, premiato come miglior comunicatore del 2019, dal Corecom con il Gonfalone d’argento della Regione Toscana. Sestini ha mostrato alcune delle sue immagini “impossibili” della città di Firenze scattate dall’alto, a bordo di un elicottero.
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