Massimo Sestini scrive all'Ast: "Sono morto e risorto. Grazie ai colleghi per lo straordinario affetto"

Finalmente una buona notizia: Massimo Sestini sta meglio. La prossima settimana tornerà a casa. Poi anche al suo lavoro. Ricoverato in rianimazione all'ospedale di Trento, sabato 25 gennaio 2025, in seguito a un'immersione, per motivi professionali, nel lago ghiacciato di Lavarone, si sta riprendendo. Ha inviato un breve messaggio all'Associazione Stampa Toscana, soprattutto per ringraziare i colleghi e gli amici per la straordinaria manifestazione d'affetto che gli è stata dimostrata. Ecco quello che ha scritto:

Caro Sandro e cari colleghi,

Sono morto e risorto. Posso rivolgermi di nuovo a voi e tutti grazie alla prontezza e alla capacità professionale di un istruttore sub che mi è venuto a ripescare, nel lago ghiacciato di Lavarone, non avendomi visto riemergere. Ero lì, come sempre, per il mio lavoro: ossia informare attraverso le foto. Un lavoro che ho sempre svolto ovunque, spesso nelle condizioni più difficili: anche nell'aria e, appunto, nell'acqua. Il pericolo è insito nella nostra professione. E' andata bene. La prossima settimana spero di tornare a casa. Con queste poche righe scritte a fatica, di getto, voglio solo ringraziare tutti per la straordinaria dimostrazione d'affetto che si è riversata su di me. In attesa di rivedervi lasciate che, idealmente, vi abbracci. Sapere che ci siete è stata una formidabile spinta verso la ripresa.

Massimo Sestini