Tirreno: 2 giorni di sciopero. Ast e Odg della Toscana: appello al Governo, alla Regione Toscana e alle forze politiche in difesa della testata e dei posti di lavoro

Il presidente Sandro Bennucci e tutti gli organismi dirigenti dell'Associazione Stampa Toscana, il presidente Carlo Bartoli e il Consiglio dell'Ordine dei giornalisti della Toscana, fin da subito al fianco dei colleghi de Il Tirreno, oltre ad essere pronti a qualsiasi iniziativa in difesa della testata e di chi ci lavora, si appellano al Governo, alla Regione Toscana e a tutte le forze politiche perchè prendano posizione ed evitino potenziali rischi a un giornale radicatissimo in un territorio di cui ha fatto la storia e di cui racconta la cronaca, puntualmente, giorno dopo giorno. 

 

Il comunicato della Regione Toscana

“Vogliamo seguire con attenzione l'evolversi della trattativa, assicurando tutto il supporto necessario laddove in gioco ci fossero posti di lavoro. Lo faremo a difesa del pluralismo dell'informazione e di una testata storica come è per la Toscana quella del Tirreno”. Il presidente in carica della Regione Enrico Rossi e quello in attesa di proclamazione Eugenio Giani si dicono preoccupati ed esprimono solidarietà ai giornalisti del quotidiano, che per oggi e domani, dopo essersi riuniti in assemblea, hanno proclamato sciopero e consegnato al Cdr, l'organo di rappresentanza sindacale interno, un pacchetto di altri atri dieci giorni.
Il Gruppo Gedi, lo stesso de La Stampa e di Repubblica, sta valutando la cessione di alcuni quotidiani locali: tra questi anche il Tirreno di Livorno per l'appunto, con le sue redazioni diffuse in buona parte della Toscana. Il Tirreno è il secondo giornale della regione, con una settantina di giornalisti assunti e più di quaranta poligrafici. Una trattativa per la vendita sarebbe in corso.
“Oltre al rischio di perdere posti di lavoro - sottolineano Rossi e Giani - va assolutamente scongiurato il pericolo di un impoverimento dell'informazione locale”.