“Toscana Oggi ha presentato – come dice il direttore, Domenico Mugnaini - il libro che avevamo annunciato nel penultimo numero del dicembre scorso con la storia dei primi 40 anni del settimanale. Lo ha scritto Andrea Fagioli che per dieci anni, fino al luglio 2019, lo ha diretto prima di passarmi il testimone, e che è stato il primo giornalista assunto da Toscana Oggi.”
Lo abbiamo pensato e voluto insieme con Andrea, con la redazione, i collaboratori, i dipendenti dell’amministrazione e il Consiglio d’amministrazione perché un giornale che arriva a questo traguardo va in qualche modo celebrato. La sua storia è quella dei tanti che in questi anni ci hanno scritto, speriamo di non aver dimenticato nessuno, primo fra tutti lo storico direttore Alberto Migone che per 25 anni ha fatto sì che ogni numero del settimanale avesse novità e commenti su quanto d’interessante accadeva in Italia e nel mondo, nella così detta società civile come nella Chiesa e nel mondo della cultura. A lui va spesso il nostro pensiero perché ad Alberto molti devono ciò che sono diventati nella vita.
“E lo ricorda Andrea nel libro, tanti gli sono stati accanto nei primi 25 anni del giornale e con lui hanno fatto quello che ora sto cercando di fare anch’io: dare voce a tutti senza mai alzare i toni del confronto che, da altri parti, troppo spesso diventa scontro. «Su queste pagine chi vorrà confrontarsi avrà sempre spazio, troverà la porta aperta», scrivevo nel mio primo editoriale l’8 settembre 2019, e in questi anni spero di aver mantenuto quest’impegno così come prima di me hanno sempre fatto Alberto e Andrea. E un altro storico collaboratore della prim’ora, Umberto Santarelli, nel 2009 quando furono celebrati i primi 25 anni del giornale, scriveva a proposito del mondo cattolico: «s’è cercato, per quel poco che si poteva, di far sì che il “mondo cattolico” di Toscana diventi sempre più capace di realizzare l’unità dov’è necessaria, di affermare e usare la libertà quand’è possibile il dubbio, osservando sempre e fino in fondo la regola somma della carità”.
“Mi ha colpito molto nelle pagine del libro, il cui titolo completo è «Toscana Oggi – Da quarant’anni la voce del cattolicesimo toscano», rileggere le parole che don Averardo Dini - uno degli artefici del giornale insieme a don Mario Carrera, don Oreste Cioppi, don Giuliano Fissi e Angiolo Maria Zoli - scriveva a proposito del nuovo settimanale nel gennaio 1984: «Non ci schieriamo né contro questo né contro quello, ma per Qualcuno che ci appartiene e che vale più di ogni altra realtà.... Non siamo così presuntuosi da pensarci immuni da errori e infedeltà”.