Ultimo saluto a Marcello Lazzerini nella basilica di San Miniato al Monte. La partecipazione di Ast e Odg

Una folla di amici, composta da giornalisti e anche molti ex colleghi Rai, ha dato l'ultimo saluto a Marcello Lazzerini nella solennità della basilica di San Miniato al Monte. Tutti si sono stretti al figlio Luca e alla famiglia di Marcello. 

Ha officiato padre Bernardo Gianni, che ha ricordato Marcello Lazzerini, volto del Tg della Toscana, quando, all'ora di pranzo informava lui e la sua famiglia di "quel che succedeva". 

Al rito sono intervenuti anche Sandro Bennucci, a nome di tutti gli organismi dirigenti dell'Associazione Stampa Toscana, Giampaolo marchini, presidente del Consiglio dell'Ordine dei giornalisti della Toscana, Raffaele Righetti, già dirigente della Fiorentina e oggi rappresentante del Museo viola.

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Profondo dolore ha suscitato la scomparsa, improvvisa, di Marcello Lazzerini. Il presidente Sandro Bennucci e tutti gli organismi dirigenti dell'Associazione Stampa Toscana, sindacato al quale Marcello era iscritto da quasi sessant'anni, si stringono alla famiglia e al figlio Luca, anche lui collega cronista.

Aveva 86 anni, Marcello Lazzerini, ma non li dimostrava proprio: lavorava ancora con lo slancio di un ragazzo, entusiasta e curioso. Era stato cronista de L'Unità, fin dagli anni Sessanta. "Uno di bianca", come si dice in gergo di quelli che... ce n'erano pochi. Aveva una grande capacità di scrittura, anche il fiuto per la notizia. Che si portò dietro quando passò alla Rai, insieme al suo "gemello" nella professione, Giancarlo Degl'Innocenti. Anche con il microfono, Lazzerini dimostrò una super professionalità. Divenne un ottimo telecronista e radiocronista (perfino di "Tutto il calcio minuto per minuto", con Enrico Ameri e Sandro Ciotti). Otteneva ascolti e considerazione raccontando la Fiorentina.

Ma non si era accontentato, Marcello Lazzerini, di essere un bravissimo giornalista in attività. Già prima di andare in pensione, nel 1993, aveva vinto il premio "Bancarella" con "La leggenda di Bartali" per i tipi del Ponte alle Grazie. Scrittore fine, ha curato una serie di pubblicazioni: tra cui Omaggio a Giorgio La Pira, Montale, La musica nella scuola, Firenze: Note di Storia e di Urbanistica. Per la casa editrice Loggia de’ Lanzi ha scritto Azzurri miei di... letti (maggio 1998), con la collaborazione di Alessandro Selvi, e Mastroianni e gli allegri ragazzi di Castiglioncello (luglio 1999).

Per la Jaca Book di Milano ha scritto Reporter sul Golgota, accadde nel 33 d.C. (Febbraio 2001). Con Luca Lazzerini ha pubblicato nel 2001 per la Edifir Correndo correndo con Antonello Venditti fra calcio e musica, nel 2003 ha scritto per il teatro Reporter sul Golgota. Attività frenetica, la sua: un paio di mesi fa, il 7 maggio, presentò "Bartali la grande storia", con Lisa, la nipote del campione.

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Scrivo queste righe davvero con le lacrime agli occhi: conoscevo Marcello da quasi 60 anni.

Il 7 maggio presentai anche io il suo "Bartali la grande storia", seguito di quel libro che gli aveva fatto vincere il Bancarella. 

Caro Marcello, mi mancheranno le tue telefonate in Assostampa, sempre sul pezzo su ogni avvenimento, e i messaggi schietti sul cellulare. Da ogni riga traspariva il cronista. Sei stato un grande in tutto, anche come amico.

Sandro Bennucci